Vite senza fine
Di Stefano Baldo
In un piovoso pomeriggio estivo, il piccolo Lorenzo metterà in scena un gioco che sconvolgerà sua madre. Il gelo che tormentava i suoi sogni di bambino è tornato. E ciò che era stato sottovalutato, ora pretende di essere ascoltato.
Anna e Oscar, i suoi genitori, dovranno mettere da parte paure e scetticismi per aiutare un figlio che non riesce più a convivere con i suoi incubi.
Nel 1942, Giacomo Centi, poco più che ventenne, è chiamato a servire la Patria come tutti i suoi coetanei.
Arruolato nella Divisione alpina Julia, partirà per la Russia assieme a Franco, Angelo e all’inseparabile Iroso. Lì conoscerà il freddo, la fame e la paura. E capirà che la guerra non è affatto come se l’era immaginata.
Lorenzo e Giacomo sono legati da un filo invisibile che non conosce tempo e confini, e che rende le loro vite… senza fine.
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Le valutazioni del nostro Gruppo
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Sofia
Come madre, ho sentito ogni esitazione, ogni dubbio, ogni tentativo di protezione di Anna. È una protagonista così vera che ti sembra di conoscerla. Il legame con Lorenzo è raccontato con una verità emozionante. Questo libro mi ha lasciato il cuore pieno e un pensiero che non mi lascia più: e se davvero le nostre anime tornassero per finire ciò che hanno lasciato in sospeso?
Voto: 10 -
Anna
Non è facile trovare un libro che sappia mescolare il presente e il passato in modo credibile, emozionante, quasi intimo. “Vite senza fine” riesce a farlo con una grazia rara. La parte storica è trattata con attenzione e profondità, senza risultare mai pesante. Ho ritrovato il piacere di leggere per imparare qualcosa… senza accorgermene. Scoprire come gli Alpini abbiano saputo creare un ponte tra il nostro popolo e quello russo è stato emozionante.
Voto: 8 -
Ettore
Questo libro non è solo una storia: è un viaggio dell’anima. Parla di vite che si rincorrono, di memorie che non spariscono, di destini che si sfiorano. Adoro quando una storia ti fa sentire parte di qualcosa di più grande. Mi ha fatto riflettere su quanto di noi portiamo da ciò che non ricordiamo. Una lettura che ti resta dentro e ti fa guardare il mondo con occhi nuovi.
Voto: 8 -
Simone
Ammetto che ho iniziato questo libro con qualche riserva. Reincarnazione? Bambini con ricordi di vite passate? Pensavo fosse fuori dalle mie corde. Invece mi sono ritrovato a finirlo tutto d’un fiato. È scritto con una delicatezza che non cerca di convincerti, ma solo di raccontarti. E funziona. La parte storica è stata particolarmente toccante per me, mi ha riportato alla memoria dei ricordi del mio caro nonno, che ho perso da tempo ormai. Consigliato, specialmente a chi è scettico verso certi temi.
Voto: 9 -
Luisa
Pensavo fosse la solita storia da “reincarnazione con effetto wow”. Mi sbagliavo. È un viaggio nella memoria, nella coscienza, nel legame tra genitori e figli. Qui c’è sostanza, stile e anche una certa dose di coraggio nel raccontare l’invisibile senza fare finta che sia facile. Questo libro mi ha commosso, mi ha fatto ridere, mi ha fatto riflettere, cosa chiedere di più?
Voto: 9